Solidarietà agli studenti e alle studentesse di Ca’ Tron

Apprendiamo che, a seguito dell’occupazione di Ca’ Tron, una delle sedi dello IUAV (istituto universitario arti visive) di Venezia, quattro rappresentanti degli studenti sono stati denunciati alla Digos di cui uno sottoposto a provvedimento disciplinare. La dirigenza dello IUAV, in linea con il becero  giustizialismo di questi tempi, ha intrapreso un odioso atto repressivo nei confronti dei suoi studenti per l’occupazione dell’ex casetta del custode a Ca’ Tron nel dicembre scorso. La denuncia è stata fatta dal direttore amministrativo dello IUAV, Aldo Tommasin, il 24 dicembre, quando gli studenti non hanno lasciato l’edificio occupato per il periodo di chiusura natalizio dell’università; la sanzione è arrivata una settimana dopo la fine dell’occupazione, il 27 febbraio, dalla commissione di disciplina nominata dal rettore ed ha colpito un rappresentante del senato accademico per la facoltà di Pianificazione.

Come occupanti dell’aula studio Baracca, di via Marzolo a Padova, vogliamo esprimere totale solidarietà agli studenti e alle studentesse colpiti. Così come gli student* veneziani anche noi sentiamo la necessità di rivendicare l’università come luogo di socializzazione, condivisione, sperimentazione, sovvertendo l’idea dell’università come spazio di apprendimento nozionistico spesso opprimente, una fabbrica d’ingranaggi invisibili cui ci vogliono incatenare. Quello che vogliamo è riappropriarci del nostro tempo, dello spazio in cui viviamo, delle nostre stesse vite. Riappropriarci della responsabilità verso noi stessi e il mondo che abbiamo delegato ad altri. Per questi e per altri motivi sentiamo di voler far nostra la frase “l’occupazione è metodo di lotta e di ricerca”, immortalata in una foto che ritrae la sede universitaria dei Tolentini occupata durante le lotte studentesche degli anni settanta. Una frase che include buona parte del nostro agire e dei nostri desideri.

OCCUPARE significa restituire uno spazio a chi lo deve e vuole vivere, usare, autogestire.

OCCUPARE significa sospendere il tempo normale che ci stritola e uccide col nostro silenzio-assenso.

OCCUPARE per noi significa sperimentazione e pratica della sovversione, epifania dell’utopia qui ed ora.

 

Occupanti della Baracca

IUAV-Dissidente-Il-Gazzettino-30-03-2012

Articolo 3 gennaio - Gazzettino

 

LO IUAV DI IERI! LO IUAV DI OGGI...

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