Comunicati solidarietà alla Baracca – in aggiornamento

Comunicati solidarietà alla Baracca:

  • L’Unione Sindacale di Base e l’As.I.A – Associazione Inquilini e Assegnatari – (Padova)
  • Giovani Comunisti (Padova)
  • Sinistra critica Veneta
  • Partito della Rifondazione Comunista – (Padova)
  • Comitato permanente contro le guerre e il razzismo – (Marghera)
  • Il Sindacato degli Studenti – (Padova)
  • Teatro de la Barraca (Padova)
  • Collettivo Orti di Via Marzolo (Padova)
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Solidarietà da USB e AsIA.

Padova – martedì, 14 agosto 2012. L’Unione Sindacale di Base e l’As.I.A – Associazione Inquilini e Assegnatari – di Padova condannano lo sgombero de La Baracca Autogestita avvenuto venerdì 10  agosto alle 5.30 del mattino e chiesto vigliaccamente dall’Università di Padova proprio nel periodo dell’anno in cui l’Università si ferma e molti studenti sono lontani dalla città.

Con questa scelta, formalmente motivata da esigenze logistiche, l’ateneo patavino dimostra per l’ennesima volta di aver paura sia della critica, del dissenso verso le politiche in materia di formazione e ricerca sia della diffusione al suo interno di una cultura e di pratiche dell’autorganizzazione dei tempi e degli spazi di studio, lavoro e vita.

In questi mesi La Baracca è stato uno spazio VERAMENTE aperto agli studenti, ai lavoratori, alla città. Lo ha fatto senza mai perdere la propria indipendenza e autonomia, anche quando ha dato spazio e si è confrontata con soggetti politici e sindacali. Inoltre, in questi mesi, le compagne e i compagni che hanno fatto vivere lo stabile di via Marzolo, sono riusciti a non farsi fagocitare dalla gestione dello spazio e delle innumerevoli iniziative di autoformazione, progettuali e culturali che hanno proposto e contemporaneamente hanno sostenuto molte iniziative di lotta che si sono date nei luoghi di lavoro e nelle piazze della città.

Oltre ad esprime la totale solidarietà a La Baracca, intendiamo sostenere le iniziative che nei prossimi giorni e settimane verranno messe in campo per riaprire spazi di autorganizzazione e di critica ad un modello di società che sull’altare delle merci e della ricchezza per pochi sta sacrificando il benessere e libertà della stragrande maggioranza degli uomini e delle donne.

Infine, come sindacato che crede nella riappropriazione, ma anche nel recupero e nella valorizzazione degli spazi sociali, non possiamo non condannare la pratica di rendere inagibile (devastazione degli infissi, rottura dei servizi igienici ecc) – se non investendo ingenti somme di denaro – gli spazi occupati. Per evitare il rischio di nuove riappropriazioni si preferisce distruggere quanto faticosamente mantenuto e ricostruito in anni di pluriennale autogestione. Una pratica violenta e irrazionale che palesa le logiche autoritarie e privatistiche alla base della LORO economia e della LORO società.

USB e As.I.A Padova

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Giovani Comunisti Padova

Massima solidarietà ai compagni del laboratorio Baracca Occupata, selvaggiamente sgomberati dalle cosiddette forze “dell’ordine” di Padova che, alle 5 e 30 del 10 Agosto sono brutalmente irrotte nello stabile occupa e autogestito da studenti e lavoratori. Le forze del disordine con la solita scusa della perquisizione sono entrate devastando e distruggendo (alla faccia di chi viene condannato per reati quali “devastazione e saccheggio”) attrezzature che faticosamente i compagni avevano reperito perché fosse utilizzabile lo spazio in questione. Inoltre i compagni all’interno, che non stavano facendo null’altro che dormire, sono stati svegliati di soprassalto, portati e trattenuti in questura per ore. Questo vile atto, giunto dopo una serie di provocazioni e sgomberi a Padova come nel resto d’Italia, suona tristemente come un avvertimento e un tentavo di intimidire il movimento per l’autunno a venire, che si preannuncia carico di lotte e di iniziative per contrastare le politiche classiste portate avanti dal governo verso lavoratori salariati e studenti. La Baracca Occupata, oltrechè un’aula studio autogestita da chiunque volesse parteciparvi senza patenti politiche, è un laboratorio politico, fucina di idee e iniziative, dove si è riuscito a far parlare assieme categorie sociali come lavoratori salariati e studenti. Come Giovani Comunisti di Padova e di Treviso e iscritti al Partito della Rifondazione Comunista esprimiamo la nostra più sentita solidarietà e saremo pronti a lottare al fianco dei compagni del laboratorio Baracca Occupata.

GC Padova

GC Treviso

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 SOLIDARIETA’ ALLA BARACCA OCCUPATA DI PADOVA

Apprendiamo con disappunto che alle 5:30 di Venerdì 10 agosto lo spazio liberato e autogestito “Baracca Occupata” è stato sgomberato e danneggiato gravemente dagli agenti di polizia. Esprimiamo perciò la più totale e incondizionata solidarietà a tutti i compagni e alle compagne che in tanti mesi di autorganizzazione hanno saputo far vivere in una città grigia come Padova un vero spazio di libertà dentro l’università. Sappiamo che la repressione non potrà mai fermare la voglia di lottare e di autorganizzarsi degli studenti, dei precari, delle donne e dei soggetti lgbtiq di Padova che in questi mesi l’hanno attraversato. Auspichiamo che presto verranno liberati nuovi spazi perchè la repressione in città e dentro l’università non potrà mai vincere.

I compagni e le compagne di Sinistra critica Veneta

http://sinistracriticaveneto.blogspot.it/2012/08/solidarieta-alla-baracca-occupata-di.html

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Solidarietà contro lo sgombero della Baracca Occupata. 

Con lo sgombero di venerdì scorso all’alba l’università di Padova ha cercato di cancellare la storia quasi trentennale dell’unico spazio autogestito dagli studenti dell’ateneo e, probabilmente, d’Italia. Nella sua lunga vita questo luogo ha costituito per studenti di tutte le facoltà e le provenienze uno spazio nel quale studiare, trovare aiuto e supporto nell’apprendimento, svolgere attività culturali, ma anche di confrontarsi sulla realtà e, com’è ovvio, di metterla in discussione. E in tutti questi anni mai, MAI, vi sono stati problemi di qualunque ordine o genere né tra i frequentatori di questo spazio né con l’esterno.

La scusa addotta, necessità di spazio per depositare materiali del dipartimento di geologia è evidentemente ridicola: la nuova sede del dipartimento è al momento per metà vuota, e ci vorrà molto tempo per riempirla.

La realtà, come giustamente dicono nel documento che riproduciamo qui, perché lo condividiamo, gli “Studenti e Lavoratori della Baracca”, è che si vogliono chiudere  gli spazi nei quali si può formare la critica alla normalizzazione dell’università di classe e, più in generale, alla società del profitto.

È inutile dire che siamo convinti che non basterà mettere le contraddizioni sotto il tappeto per nasconderle agli occhi di chi avrà voglia di esaminare, e contestare, le politiche messe in campo dal governo Monti per fare pagare ai subalterni i debiti fatti dalle banche e dagli speculatori e per cancellare i diritti: allo studio, al lavoro, alla sanità, alla pensione…

Esprimiamo solidarietà agli occupanti della baracca e ci auguriamo non solo che questa realtà prosegua la sua attività, ma che molte altre se ne aggiungano.

Partito della Rifondazione Comunista – Padova

http://www.rifondazione.padova.it/2012/08/solidarieta-contro-lo-sgombero-della-baracca-occupata/

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Comitato permanente contro le guerre e il razzismo – Marghera, 16 agosto 2012

Care compagne, cari compagni,

abbiamo appreso con dispiacere e con rabbia dello sgombero della Baracca Occupata.

Ai nostri occhi è evidente come questo atto di forza – l’ennesimo, basta scorrere le cronache – non sia dovuto a una mera gestione palazzinara dell’edilizia universitaria, ma sia da inquadrare in un più ampio disegno di politiche repressive che il governo Monti, in continuità con il precedente governo Berlusconi, sta portando avanti contro chi si mobilita tra gli studenti, i lavoratori, gli immigrati. Lo sgombero della Baracca ha la stessa matrice repressiva delle lotte del movimento NoTav e dei lavoratori di Basiano.

Questi episodi di repressione non possono che aumentare esponenzialmente perché sono strettamente legati all’attacco epocale che il capitale nazionale e internazionale sta sferrando per mezzo dello stato contro le classi lavoratrici attraverso le riforme che stanno colpendo il lavoro, le pensioni, la scuola, e determinano la destrutturazione di welfare conquistato attraverso la lotta nei decenni passati. Non è quindi un caso che questo sgombero cada a poco meno di un mese dall’avvio dell’anno accademico e dalle inevitabili mobilitazioni studentesche contro la riforma Profumo.

La Baracca Occupata ha infatti organizzato momenti di contro-informazione e mobilitazioni sulle problematiche dello studio e del lavoro (dei lavoratori immigrati in particolare), sulla distruzione dell’ambiente, sulle aggressioni imperialistiche occidentali. Soprattutto, lo ha fatto diventando un reale punto di aggregazione per studenti e lavoratori. Perciò noi speriamo, e crediamo, che  la Baracca Occupata porterà avanti questa lotta.

Il Comitato permanente contro le guerre e il razzismo esprime la sua piena solidarietà ai compagni e alle compagne della Baracca Occupata.

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Aule studio sovraffollate? Sgomberiamole!

Solidarietà agli studenti de La Baracca – Il Sindacato degli Studenti

Venerdì 10 agosto è stata sgomberata l’aula studio occupata La Baracca. Al suo interno dormivano 5 persone, che erano rimaste a gestirla durante il periodo estivo, alle quali è stato subito sequestrato il cellulare, sono state fatte uscire dall’edificio e portate in questura.

Nelle ore successive è stato disposto un esagerato spiegamento di forze dell’ordine, più di trenta unità, a presidio di un’area all’interno del complesso universitario che, nel frattempo, è stata “bonificata” con il trasloco dei mobili più leggeri e lo sfascio, sul posto, di quelli più ingombranti (mancava solo che spargessero il sale…).

Quello che è successo ci porta ad alcune riflessioni. La prima è che La Baracca ha permesso a molti studenti di preparare la sessione estiva degli esami, considerando la carenza di spazi comuni per lo studio che come Sindacato degli Studenti non ci stanchiamo di segnalare. L’esperienza di autogestione, nonostante le criticità dell’edificio occupato, sopperiva all’inadeguatezza dell’offerta di luoghi in cui poter studiare, soprattutto nei fine settimana ed in orario serale.

Ci chiediamo, alla luce di ciò, se si siano trovate soluzioni alternative in previsione della sessione d’esami di settembre.

Non possiamo rimanere indifferenti di fronte all’ennesimo utilizzo esasperato della forza, come unica soluzione ai problemi veri e presunti. Rigettiamo la scelta pretestuosa di questa modalità, che serve solo a creare ulteriore tensione e autoalimentarsi.

Inoltre ci sembra giusto far notare il periodo dello sgombero: agosto. E’ evidente che si è aspettato la fine degli esami per evitare di scatenare la protesta dei numerosi studenti che frequentavano il posto e che si sarebbero riversati in aule già sovraffollate.

Riteniamo che, invece di procedere allo sgombero, sarebbe stato più opportuno cercare soluzioni condivise riguardo la ristrutturazione e la gestione dello stabile, dimostrando attenzione per le esigenze dei tantissimi studenti che esprimevano la necessità di luoghi come La Baracca.

Con questo comunicato vogliamo esprimere la nostra solidarietà agli ex-occupanti della Baracca, e la speranza che l’edificio che avevano trasformato in aula studio non rimanga chiuso e inutilizzato, ma possa essere riqualificato per sopperire almeno in parte alla carenza di spazi per lo studio.

Il Sindacato degli Studenti

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TEATRO DE LA BARRACA: COMUNICATO PER LA BARACCA OCCUPATA

Il Teatro de la Barraca si esprime partecipe dello sgombero della Baracca occupata che l’ha ospitato in questi mesi di occupazione.

Comunichiamo l’intenzione di continuare l’esperienza del laboratorio di teatro, facendo eco alle dichiarazioni della Baracca occupata che non si vuole arrendere di fronte alla violenza e al fumo mediatico che la circonda.

Vogliamo sottolineare soprattutto che con l’esperienza del laboratorio di teatro di strada “Prometeo, o sul destino del genere umano”, e non solo, la Baracca occupata ha dimostrato di essere un luogo che ha permesso un’espressione artistica e teatrale libera, quindi anche uno spazio di cultura e di arte. Non semplicemente un’aula studio autogestita quindi, ma un’esperienza realmente aperta, disponibile, ricca e libera.

Ci auguriamo che il collettivo della Baracca riesca a continuare con più forza e incisività la propria esperienza.

Teatro de la Barraca

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 COMUNICATO SOLIDALE – Collettivo Orti

Il Collettivo Orti (sia pur con qualche giorno di ritardo, intende esprimere la sua incondizionata solidarietà ai compagni/e vittime di un brutale atto di forza a seguito dell’irruzione nella Baracca Occupata degli apparati repressivi su mandato dei vertici universitari. Risulta chiaro che la furia devastatrice sui luoghi autogestiti; ed ancor di più le intimidazioni e le modalità coercitive su inermi compagni colti nel sonno e sequestrati per 7 ore sono un segnale inequivocabile di volontà repressiva  sulle realtà che sfuggono all’omologazione istituzionale.

Vari tentativi di contatto sono stati fatti con l’università nella ricerca di un dialogo sul parco Fusinato, ma ci si è sempre scontrati con dei muri (facce) di gomma.

Il fatto che l’università attraverso i suoi studenti riesca ad interagire con il contesto cittadino (e non solo), facendosi polo aggregativo di realtà diversificate; ecco questo spaventa molto gli addetti alla normalizzazione. Li porta a far si che le autogestioni e le occupazione di spazi fisici di agibilità demercificata, vadano annientate in quanto pericolosi covi di saperi critici e di autorganizzazione su differenti modelli di vita.

Vogliamo con ciò tentare di confrontarci collettivamente nel tentativo di dare una risposta condivisa all’imposizione di gabbie e sgomberi, e per rilanciare una linea di condotta comune nella ferma volontà di riconquistarci quello che ci appartiene …

IL NOSTRO FUTURO !!!

GLI ORTI NON MORIRANNO TANTOMENO LE NOSTRE IDEE

Per la moltiplicazione di ORTI&BARACCHE

Collettivo Orti

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