PER UN’ISTRUZIONE PUBBLICA E DI QUALITÀ
DALL’ASILO ALL’UNIVERSITÀ
Da studentesse e studenti dell’università,
Alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori:
vi ringraziamo, perché state “facendo scuola” ai più vecchi di voi: con la vostra protesta non solo fate quello che è logico e immediato fare in risposta alle porcate a cui ci sottopone il governo (l’ultimo dei tanti governi che non ha fatto altro che vomitarci addosso il suo modello di schiavitù del terzo millennio, cucito apposta su misura per noi nuove generazioni), ma state anche urlando a noi universitari, e non solo a noi, che non è più tempo per le concertazioni al ribasso, per elemosinare qualcosa che deve essere nostro, che ci hanno a poco a poco sottratto, e che ora hanno l’arroganza di farci pagare caro. Stanno smantellando, oltre al welfare, anche il sistema dell’istruzione pubblica e di massa, che tanto è costato a chi ci ha preceduto nelle lotte, anche in termini di repressione subita.
L’attuale fase di riadattamento del sistema scolastico alle esigenze del sistema economico – produttivo è iniziata già molto tempo addietro, attraverso una sfilza di “riforme” con l’obiettivo di approdare definitivamente ad un modello “anglosassone”, che possa quindi operare una selezione di classe già a partire dai gradi di istruzione inferiori.
Chi ha le possibilità economiche può seguire un percorso che lo porterà alle poche università di serie A che il governo ha in mente di mantenere per formare la dirigenza; chi invece si trova in condizioni materiali disagiate quasi sempre è condannato a studiare in istituti di formazione professionale e tecnica direttamente legati all’inserimento nel mercato del lavoro.
Mentre le scuole private fioriscono e proliferano grazie ai continui finanziamenti statali, la situazione delle scuole pubbliche peggiora di anno in anno: mancanza di insegnanti, ricattabilità e precarietà degli stessi, mancanza di fondi per qualsiasi attività formativa extrascolastica, strutture fatiscenti, ecc.
Quando il governo si esprime sulla scuola, così come sull’università, le parole d’ordine che usa sono “merito”, “valore”, “competitività”… Questo è il chiaro riflesso di una concezione aziendalista dell’istituzione scolastica, che funzioni anch’essa secondo logiche di mercato, improntata al taglio delle spese ritenute inutili, alla sudditanza alle imprese private, alle quali è permesso di interferire nei programmi scolastici e nei piani di offerta formativa.
Questo perché ci vogliono rendere disgregati fin dal nostro ingresso nella società, vogliono farci sentire soli, ricattabili in quanto sempre perfettamente sostituibili, e lo siamo perché il sapere che ci viene trasmesso non è finalizzato né a farci sviluppare una personale coscienza critica né a darci quegli strumenti di interpretazione della realtà che ci consentono di non essere omologati sia nella testa e sia nell’agire.
Noi rifiutiamo questo modello di istruzione che ci educa alla sfrenata competizione e alla lotta di tutti contro tutti; per noi l’istruzione deve essere crescita individuale e collettiva, deve essere accessibile, libera per tutti, deve vedere nella cooperazione un valore necessario che scardini questo sistema di concorrenza e disgregazione.
Lo sviluppo di forme di lotta autorganizzate nelle scuole, nelle università e nei luoghi di lavoro è fondamentale per tutto questo: lottando assieme è possibile uscire dalla solitudine a cui ci vogliono obbligati, assuefatti e rassegnati.
Per questo la vostra protesta è anche la nostra protesta.
Il 22 ottobre si riunirà il Consiglio di Amministrazione dell’università. La riforma Gelmini ha portato il processo di aziendalizzazione dell’università pubblica (iniziato negli anni novanta) ad un nuovo livello di realizzazione, spostando il peso decisionale riguardo la didattica, la ricerca e le funzioni dell’università nel nuovo CdA: una struttura prettamente economica all’interno della quale sono previsti membri esterni e spesso vi è tra loro almeno un esponente della locale Confindustria. Noi staremo davanti al rettorato, con un presidio di protesta.
ASSEMBLEA STUDENTESCA NEL GIARDINO DELLA MENSA PIOVEGO
GIOVEDÌ 18/10 ALLE ORE 13.00
Studentesse e Studenti Autorganizzat/ – La Baracca
baraccaoccupata.noblogs.org +++ baracca-occupata@autistici.org
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